Shakuhachi lab

Produco flauti shakuhachi “Jinashi” economici e professionali di varie intonazioni e misure.

Raccolta del bambù Madake

Il flauto Jinashi a differenza del Jiari a delle sfumature più adatte alla musica giapponese honkyoku. Possiede leggermente meno volume del flauto Jiari ma spesso riesce a mantenere un’ottima risonanza. Il Jinashi è perfetto per chi vuole un flauto da meditazione o per suonare musica folk giapponese ma si può adattare anche, con l’aiuto dell’esperienza del suonatore a stili come la musica moderna, il blues o il jazz.

Anche John Coltrane si appassionó allo shakuhachi!

Ogni flauto che viene costruito suona a suo modo, ovvero conserva delle caratteristiche molto personali, anche due flauti della stessa misura e tonalità avranno sonorità differenti l’uno dall’altro e questa è anche una caratteristica ricorrente nel flauto Jinashi, poiché la canna al suo interno rimane quasi integra, o meglio viene lavorata nei nodi e in qualche punto specifico di risonanza per aumentare il volume e gli armonici.

Il bambù che uso per costruire i miei flauti è una qualità di Madake più o meno stagionato (a seconda delle esigenze), questa specie è infatti la più usata per lo shakuhachi poiché di per sé possiede un’ottima densità, spessore e risonanza che permettono al costruttore di produrre uno strumento di qualità.

I MIEI FLAUTI:

Legature intarsiate:

La legatura oltre ad essere un fattore estetico ha uno scopo di prevenzione e riparazione di eventuali crepe.

Lacca Urushi giapponese:

La lacca che uso è l’Urushi giapponese. È un materiale 100% naturale e deriva dalla linfa della pianta omonima che si trova in Cina, Vietnam, nel sud est asiatico ma soprattutto, quella più pregiata in Giappone. L’urushi viene usata da moltissimo tempo, infatti ci sono reperti laccati con questo materiale che risalgono perfino a 5000 anni fa. Questa lacca viene tuttora usata per decorare o rinforzare molti manufatti in Giappone e in oriente, ma è molto utile anche per i nostri shakuhachi, poiché se viene stesa su tutta la superficie interna del flauto non è soltanto per un fattore estetico di rifinitura, ma crea uno strato più lucido e meno poroso che permette al suono di arricchirsi di armonici e frequenze, inoltre fungendo da impermeabile rende lo strumento un po meno soggetto a trovarsi vittima delle temperature e dell’umidità atmosferica. In poche parole valorizzerà maggiormente il nostro flauto, rendendolo non solo più bello ma anche più resistente. Tuttavia per usare questo materiale occorre attenzione ed esperienza ed alcune persone se non usano le giuste precauzioni potrebbero anche sviluppare reazioni allergiche.

Intarsio in osso o resine colorate:

Anche qui l’intarsio non è solo una questione estetica ma più che altro funzionale. L’intarsio viene incastonato sulla lama dell’imboccatura “Utaguchi”, a mio avviso la parte più importante e delicata del flauto poiché ci permette di ottenere il suono. Questa “lama” essendo così sottile viene protetta da eventuali crepe e scheggiature che potrebbero compromettere la prestazione dell’intero flauto, inoltre aiuta a ottenere un suono più definito e pulito sul nostro shakuhachi. Il mio stile di intarsio dell’utaguchi è il “Kinko Ryu” a differenza del Tozan che è a base curva. Per questa operazione però è necessario armarsi di pazienza e precisione poiché il punto di lavoro non solo è spesso molto piccolo ma anche molto delicato.

Le radici:

Le radici che vedete qui in foto sono le vere e proprie radici della pianta di bambù, qui sono limate e lavorate e permettono al nostro shakuhachi di essere non solo più bello e caratteristico ma anche più resistente.

Restauri e riparazioni:

Si sà, tutto é soggetto al cambiamento, é la legge dell’impermanenza e per questo anche gli oggetti invecchiano e a volte purtroppo si rompono diventando inutilizzabili. Ma non per questo bisogna disperare, come ci insegna l’arte giapponese si può rinnovare un oggetto vecchio o rotto partendo proprio dai suoi punti deboli per poi rendere l’oggetto estremamente originale, funzionale e con un nuovo carattere anche più forte e bello di prima! Si possono riparare crepe nell’imboccatura o lungo tutto il flauto, si possono fare ritocchi estetici, lavori di ri-accordatura e spot’tuning per migliorare le risonanze dello strumento. Perciò non vi abbattere il vostro flauto potrebbe suonare anche meglio di prima!